Procedura

Se il fascicolo sismica è in stato BOZZA e l’istanza è in stato “TRASMESSA AL SUE” o “IN CARICO AL SUE”, significa che lo sportello non ha ancora provveduto alla verifica formale della pratica per il successivo inoltro al Servizio di Vigilanza sismica.  Finché lo stato del fascicolo sarà “BOZZA”, infatti, il Servizio tecnico regionale non potrà visualizzare il progetto strutturale sulla piattaforma SISMI.CA e non sarà possibile, per il tecnico incaricato, depositare istanze secondarie (es. Comunicazione di inizio lavori, etc.). È necessario, perciò, che l’operatore di sportello comunale attivi, mediante il sistema informatico, la richiesta di verifica al Servizio tecnico regionale per il procedimento sismica (tra quelli disponibili) coerente con la tipologia di istanza sismica. A seguito di questa operazione, lo stato del fascicolo diventerà “APERTO” per le istanze in autorizzazione o “DEPOSITATO” per le istanze a deposito, sintomo del fatto che l’istanza è sulla scrivania del Servizio di Vigilanza tecnica.

I professionisti possono trasmettere istanze secondarie sui fascicoli generati e trasmessi a SISMI.CA prima del 28 settembre 2020, accedendo al portale www.calabriasuap.it tramite SPID e facendo attenzione ad inserire gli estremi dell’albo professionale di appartenenza nella sezione anagrafica. Una volta effettuato il login, i professionisti avranno a disposizione una sezione denominata Consultazione e gestione > GESTIONE fascicoli SISMICA, da cui è possibile accedere a tutti i fascicoli collegati alla propria anagrafica. Selezionato il fascicolo di interesse, l’istanza secondaria potrà essere compilata cliccando sul pulsante CREA NUOVA ISTANZA. In questo caso il sistema proporrà tutte le istanze secondarie che possono essere trasmesse in relazione allo stato del fascicolo e delle istanze in esso contenuto.

Premesso che è possibile collegare tra loro (con una funzionalità del sw indicato con il nome “collegamento funzionale delle istanze”) soltanto istanze dello stesso grado di rilevanza sismica, si precisa che per inviare più istanze di sismica funzionalmente collegate è necessario trasmettere ognuna in una pratica SUAP.

Per collegare le istanze, è necessario creare una prima pratica SUAP con la prima istanza sismica che deve essere caratterizzata dall’avere il  numero progressivo definitivo (es. 1234/2022 e non 1234/0000). dopo aver terminato la compilazione della prima pratica, sarà possibile inserire la seconda pratica SUAP con la seconda istanza sismica nella quale andrà indicato – nella prima schermata della sezione relativa all’istanza sismica – che si tratta di un’istanza funzionalmente collegata e, nel menù a discesa che sarà attivato, il sistema consentirà di scegliere a quale istanza collegarla (la prima creata, ad esempio).

Una volta creata anche la seconda pratica, si potrà procedere con le eventuali ed ulteriori istanze/pratiche e con il trasferimento definitivo allo sportello comunale competente

Si precisa, altresì, che non è necessario ricaricare gli elaborati generali relativi alla prima pratica SUAP in tutte le pratiche. Gli elaborati generali vanno caricati nella prima pratica. In quelle ulteriori, si scriverà, nell’oggetto, che fanno parte dell’unico intervento già descritto nella prima pratica di cui si inseriscono gli estremi. Per i moduli e documenti obbligatori, eventualmente richiesti nelle pratiche successive alla prima, si inserirà al posto di questi una dichiarazione firmata che riporta il riferimento e gli estremi della prima pratica.

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